
Una provocazione che Biden ed i suoi oltre a non raccogliere si sono premurati, con grande abilità, di “smontare”. Infatti nel corso di un incontro riservato con un gruppo di attivisti democratici e di associazioni degli immigrati il Presidente, rammentando loro i fallimenti parlamentari in cui erano incappati nel 2001, 2006, 2007 e 2013 i provvedimenti di riforma generale dell’immigrazione, li ha invitati, in vista dell’obbiettivo generale, a puntare “in the meantime” ad obbiettivi più ridotti ma raggiungibili. Una linea così sintetizzata da Frank Sharry, uno dei grandi saggi dell’immigrazione made in US: “La legalizzazione degli 11 milioni di clandestini è la nostra Stella Polare. Ma non possiamo tornare a casa a mani vuote. La nostra linea non è tutto o niente. Dobbiamo riuscire ad aprire un varco”.
Una linea dai piccoli passi che anche se crea non pochi “mal di pancia” nella sinistra del partito dell’asinello è però l’unica in grado di assicurare sia pur parziali risultati. Evitando, visto soprattutto il caos politico in cui versano i repubblicani, forzature parlamentari che rischiano di essere una replica, per di più aggravata, dei tanti fallimenti del passato.